mercoledì 29 maggio 2013

Elisabetta Amiucci - Nebbia

Su e giù
lungo i portici della città
cavalchiamo spifferi indiscreti.

Luci ammaliatrici,
brulicar di voci,
occhi sitibondi d’immagini:
i portici della mia città.
Zampettano plumbei
su balaustre di pietra
dei Paratici
gorgoglianti colombi.
Presenze rassicurati
nella nebbia che sale
dalle umide pietre
e tutto avvolge,
lieve sudario.

Come un canto gregoriano
s’insinua tra le immote bifore,
dove m’appare
e subitaneo si vanifica
il glabro volto di un podestà.

Questo piovigginare
secco e teso,
le foglie del platano cineree,
nuvole di pergamena.

E la nebbia
apparenza lieve,
tulle compresso
su enormi bomboniere
a ingrigire sconfinate risaie.

Nuvola adagiata
sul fondo di una tazza.

Siamo piccoli giochi
nei giorni
delle grandi nebbie padane.

Nessun commento:

Posta un commento