sabato 5 luglio 2014

Rosa Gallace - Un’alba che non è uguale alle altre

Un’alba che non è uguale alle altre

E' spuntata l'alba
in un giorno che non è uguale agli altri
Distolgo lo sguardo insidioso di un specchio
Mostra gli anni
che inesorabilmente hanno sfidato il tempo
avaro di giornate di luce
in stagioni già sbiadite
Un compleanno di ricordi
sepolti in un diario senza più pagine
Parole scritte con fili d’erba
ricamate con petali di papaveri
nei giorni della mietitura
quando le giornate
e le ore non bastavano mai
e le sere accovacciate sull’aia
tra silenzi e paura
attendavamo il lume delle stelle
Chicchi di grano di un terreno fertile
impastati al sudore di mani ancora acerbe
Donne coraggiose
intonavano litanie per i loro uomini
mentre le bombe piovevano dal cielo
come bianche farfalle di neve
Figli senza padri e bocche da sfamare
e la speranza prendeva posto
tra rose e spine e petali di biancospino
In quest’alba appena accennata
trascino il tempo
rovisto tra le tante inutile cose
che mi circondano
Ritrovo il diario
Ricordi e parole come pastelli sbiaditi
Ora corrono in questo cielo azzurro d’agosto
Nutrimento fertile per i gabbiani
che volano adagio verso nuovi cieli sicuri
Il sole si alza piano
Lo sguardo si perde e l’orizzonte appare
Ora posso anch’io volare
Cancellerò calendari e compleanni
dietro grappoli di glicini
accampati su muri vecchi
e finestre sempre chiuse
in quest’alba appena accennata
che non è uguale alle altre.

10 Aprile 2014