Urla pescatore
Urla la tua paura al tuo dio
Quando poche lampare sparse
In quel mare sempre più scuro
Sembrano stelle cadute
A vegliare la tua facile ira
Urla in quel vento d’autunno
Le gelide frasi della sorte
Avvolta in quel mantello nero
Come il buio che ti circonda
Urla a quel mare avido
La tua disperazione
Mostragli i segni della tua sofferenza
Chiedigli misericordia
Chiedigli di non affondare
Quelle stelle fino all’alba
Urla in quel gelido mare
Che non t’ascolta.
Nessun commento:
Posta un commento