Distendo il mio pensiero
come lucido riflesso,
disegnando un sentiero
solo leggermente mosso;
quando sembra affondare
e si perde dentro l’onda,
mette l’ali e può volare,
come sasso dalla fionda.
Sopra i flutti rimbalzando,
accarezza le colline,
nei fondali luccicando,
inseguendo le sardine;
con un colpo della coda
schizza su in verticale,
forma tetti a pagoda
come onda tropicale.
Si abbatte sulla costa,
spezzato in mille gocce;
spuma marina biancastra
scivolante tra le rocce.
Quante volte l’ho salvato
perché resti un bel pensier;
tra le mani spiegazzato
infangato tra i sentier,
avvilito, mutilato
perseguito, annullato
spento in calce e sbiancato…
tradito, dimenticato.
Lui si alza, guarda fiero
in disparte dalla massa:
sa di essere sincero
non vuol stare nella fossa.
Lui è libero e vero,
è il mio miglior pensiero.
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