Fuori soffia forte il vento di libeccio,
dentro passi lenti, la bambola in braccio;
solo il rossetto ricorda il tempo col sole
e infiamma lo sguardo senza colore.
Qui pantofole e ruote non fanno rumore
conoscono il peso di un passato dolore;
solo gli occhi accendono mondi diversi
su quei figli lontani, gli affetti dispersi.
E’ passata l’ora che annuncia la sera
è andata per sempre con la primavera
di anime vive, nel grido di mute parole,
che si trovano e ridono, ma restano sole.
Ma dolce è la sera oltre i vetri ed i rami
e camici bianchi che sfiorano mani,
e passa la vita sul filo slegato del cuore
sorride, è innocente, e non sente dolore.
Molto bella!!
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