Getterò nell’immondizia del passato
gli stracci delle mie paure,
gli ultimi brandelli di rimpianti
stipati in un pacco di pensieri.
Così mi avvicinerò a te,
sicuro nel mio abito elegante,
quello delle feste più attese,
dei fremiti improvvisi del cuore.
Sarà cucito dall’incantevole maestria
delle vecchie sarte di bottega,
forse non perfetto al colpo d’occhio,
ma saprà sorprenderti nel tempo.
Sarà della stoffa eterea dei sogni
o di un cashmere delicato e prezioso
come la tua pelle di velluto,
un filato frutto della pazienza necessaria
a ricamare il tuo sorriso di cerbiatta.
Sarà un abito d’antan,
adeguato al riciclo delle stagioni,
una camicia fresca ai fuochi dell’estate,
un cappotto caldo che rifocilli l’anima
se mai sarà gelo intorno a noi.
Le scarpe di vernice reggeranno
le salite impervie della vita
lontano il timore di passi falsi
e il Borsalino in feltro proteggerà
il nostro cammino insieme
dalle turbolenze dell’avvenire
e dalle maldicenze degli invidiosi.
Si sdrucirà questo mio abito
come consumato corpo di gentiluomo,
ma nel segreto taschino della giacca
per te serberà eterna l’emozione
del dono appena scartato,
nuovo e autentico come il mio amore.
E sarà amore che brillerà eterno,
sempre fervido come lo trovasti tu
al nostro primo appuntamento,
quel mattino alle porte del destino.
Nessun commento:
Posta un commento