Affronterò il tramonto
Affronterò il tramonto
banale e drammatico,
allegro e crudele
come l’orizzonte che brucia.
Non voglio trascinare
la mia sera nella notte
e attendere nel buio
che l’alba mi riscatti.
Inseguirò il coraggio
e accenderò l’aurora
perché ogni giorno
mi colga senza timore
alla fine del tunnel,
sereno e consapevole
della tragica farsa
che la storia alterna
all’umana tragedia
nel teatro del mondo.
Affronterò il tramonto
allegro e crudele,
banale e drammatico
come il giorno che fugge.
Corre la vita
Corre la vita;
alla sorgente è rivolo
e subito scende torrente
ma ci par lento il suo corso
che presto si fa piena e ci
travolge,
poi impaluda e si perde nel mare
infinito.
Corre la vita e giace, la Storia
non si ferma.
Memoria del sogno
Nel cielo i colori del grigio,
odori di pioggia e d’autunno.
Giorni e giorni insistenti
di gocce impalpabili e fitte
che affrettano il passo
dei nostri gruppi radenti
da un portico all’altro fin dentro
la campanella d’entrata.
E ancora li attendono, grigi
di pioggia insistente,
mentre fuggono in fretta
la campanella d’uscita
tra deluse speranze di sole
da un portico all’altro.
Non è nostalgia del passato
adesso che il giorno mi fugge
ma è sempre vivo il ricordo
di quelle giornate lontane,
vestite di pioggia e di grigio,
deluse speranze di sole
di una vita sofferta ma vera,
il sogno di un mondo sereno,
svanito nel grigio più grigio
di splendidi giorni assolati
in tante stagioni senz’anima.
Il tempo è cambiato, mi dico,
il clima, gli uomini, il mondo,
la vita che corre dintorno.
Sognavo nostalgia del futuro,
ritrovo memoria del sogno.
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