Menu da rimettenti
Non
vi lascerò mangiare dalle parole
sarò
io che le mangerò.
E
se avrò sete le scaraventerò giù
dalla
fonte e finiranno tra le viole.
Se
mi desteranno dal sonno
le
imprigionerò tra i miei sogni
e
si fonderanno fino a prender vita
nel
buio delle luci
e
nella luce delle ombre.
Poi
le taglierò, inutilmente,
come
l’erba spontanea
che
cresce tra i binari di una ferrovia
e
le getterò a terra
come
le ciocche di capelli appena tagliati
o
i pezzi di stoffa di una sartina
che
li confonde con i fili che crescono come capelli.
E
le berrò come un ubriaco
beve
chilometri di lettere
senza
distinguerne una.
Le
rime, lo sanno,
ostruiscono
il passaggio del pensiero.
Ultima
notizia seria
Dalla
pensilina mi gettai tra i binari
per
finire alla fermata del bus.
Incontrai
una donna gravida
e
una vecchietta non certo arida.
Quest’ultima
mi raccontò dell’ultima
notizia
ricevuta quel pomeriggio infausto.
La
figlia di una sua cara amica
si
lanciò da non so più quale piano del suo palazzo
con
l’intenzione seria di farla finita.
La
donna gravida accarezzò il pancione,
io
feci un segno della croce mentale
e
non dico quale altro gesto (sempre nella mente),
non
penserete a male?!
Il
discorso finì lì,
il
bus arrivò
e
mi strappò via dalle grinfie della donna.
Ora
sul bus mi chiedo:
-Quanti
con intenzioni serie non fanno nulla?-
Se
solo ci finissero loro giù dai cornicioni…
sarebbe
ora di levarsi dai maroni.
Credete
che a loro interessi
qualcosa
delle vostre intenzioni serie?
Seriamente?
No.
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