mercoledì 15 giugno 2016

Cecilia Sacchetto - Lampedusa

Dell'altra sponda nulla conosco
se non che è bagnata da questo stesso mare
che anche oggi qualcuno affronta alla ricerca di pane e riparo.
 
Così accecato dal futuro agognato
da riuscire a vedere, in un rottame qualunque,
il varo importante di una crociera.
 
Ma mentre Caronte percuote le schiene
svanisce il miraggio di un domani migliore.
Arriva il freddo, si avverte la fame,
la sete è una falce e non sente ragioni.
 
Relitti abbattuti nel mezzo del niente
trattengono il fiato in preda al terrore.
Qualcuno si arrende alla notte più nera,
socchiude gli occhi per andarsene via.
 
Spero che allora dall'Alto dei Cieli discenda Beatrice,
che prenda per mano le anime in pena
e a lidi di luce le faccia arrivare.
 
I dubbi son solo ricordi lontani:
esistono proprio le bolge infernali,
il nocchiero, gli ignavi, e i dannati privati di speme.
 
Di questi qui in fondo dovrei aver paura?
O non forse di chi alla vita dà un prezzo?
E se alla quota del viaggio presenta uno sconto
di certo sa già che lo scafo è fallato.

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