Dell'altra sponda
nulla conosco
se non che è
bagnata da questo stesso mare
che anche oggi
qualcuno affronta alla ricerca di pane e riparo.
Così accecato dal
futuro agognato
da riuscire a
vedere, in un rottame qualunque,
il varo importante
di una crociera.
Ma mentre Caronte
percuote le schiene
svanisce il
miraggio di un domani migliore.
Arriva il freddo,
si avverte la fame,
la sete è una
falce e non sente ragioni.
Relitti abbattuti
nel mezzo del niente
trattengono il
fiato in preda al terrore.
Qualcuno si
arrende alla notte più nera,
socchiude gli
occhi per andarsene via.
Spero che allora
dall'Alto dei Cieli discenda Beatrice,
che prenda per
mano le anime in pena
e a lidi di luce
le faccia arrivare.
I dubbi son solo
ricordi lontani:
esistono proprio
le bolge infernali,
il nocchiero, gli
ignavi, e i dannati privati di speme.
Di questi qui in
fondo dovrei aver paura?
O non forse di chi
alla vita dà un prezzo?
E se alla quota
del viaggio presenta uno sconto
di
certo sa già che lo scafo è fallato.
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