mercoledì 23 maggio 2012

Andrea Tedone - Labbra sottili e rosa

Lui: Si chiamava Andrea, ma era conosciuto anche in molti altri nomi.
Faccia pulita, sicura di se, di chi sa di piacere qualunque cosa faccia, di chi sa di poter essere riconosciuto anche in mezzo a mille altre persone!
Non era abituato a chiedere per favore, lui le cose le prendeva.
Non era abituato a sedurre, lui conquistava anima e cuore.
Lunghi capelli castani, un po' spettinati un po' no, a seconda del momento; occhi profondi e curiosi, parevano cercare qualcosa di più, qualcosa di nascosto, quando guardava. Fisico asciutto, forte ed
atletico, capace di resistere a qualunque tipo di sforzo, non palestrato, perchè per Andrea la palestra era una posto da fighetti!!
Molto meglio l'arrampicata, la corsa per i boschi, le gite a cercar genepì e far la legna per l'inverno!

Lei: Esistono ben poche parole per definirla! Bellissima, come i fiori dell'albicocco appena in fiore; morbida e sinuosa, come una betulla impercettibilmente mossa dal vento; delicata, come una farfalla al suo
primo batter d'ali. Capelli castani, fini e lucenti, fisico dolce e femminile, occhi
innocenti, a tratti tristi, a tratti felici.

Lui vide lei, una sera di tanti anni fa e tutto cambiò!
La vide e non smise di guardarla.
La vide e non riusciva più a toglierle lo sguardo di dosso.
Quanto era bella, Dio...quanto era perfetta!
Quando abbassava lo sguardo, una leggera tristezza pareva prenderle il volto, ma il suo sorriso le faceva illuminare il viso!!
Lui sorrise, teneramente. Sorrise ancora, stupito, guardando dinnanzi a se la ragazza che da sempre andava cercando, la ragazza alla quale avrebbe voluto dedicare tutti i suoi giorni, con la quale avrebbe
voluto dividere tutta la vita!
Gli amici lo chiamarono al tavolo e lui li ascoltò, sedendosi tra loro.
Lei se ne andò poco dopo e lui le corse dietro, ma per la prima volta nella sua vita si sentì timido ed impacciato. Le arrivò vicino, ma lei non se ne accorse e seguitò a proseguire.
Andrea riuscì solo a sapere il suo nome, da una ragazza che aveva cenato con lei!
“Si chiama Marta. E' di Savona. Sta su al campeggio.”
La notte passò veloce, Andrea quasi non dormì pensando a quel giovane fiore, che con forza e passione gli era entrato dentro l'anima.
Poche ore dopo essersene andato, tornò al paese nel quale aveva cenato. Chiese alle poche anime in giro quella mattina, dove si trovasse il campeggio. Lo indirizzarono poco distante.
“Prendi la strada che scende a destra, vai dritto per un po' ragazzo e te lo trovi davanti! Vai a trovare la morosa?” Disse sorridendo il vecchio.
Andrea seguì le indicazioni e ancora prima di parcheggiare l'auto sotto a due dei grossi castagni che facevano da cornice al campeggio, già sapeva che se anche l'avesse trovata, non sarebbe stato capace di
parlarle.
Fece due passi e poi si fermò. Una ragazza gli sfilò davanti, con fare un po' smorfioso, cercando di attirare la sua attenzione, ma lui neanche la considerò.
Andrea andò al bar ed entrò per chiedere informazioni, con la scusa di bere una birra.
“Certo che conosco -Marta di Savona-, viene in vacanza qui da noi con la famiglia. Hanno una roulotte. Oggi non ci sono. Sei suo amico?”
Andrea pagò senza rispondere, portandosi via la bottiglia verde mezza vuota e tornò a casa.
Passò qualche giorno e i vecchi castagni lo videro nuovamente vagare sotto le loro lunghe fronde!
Si incontrarono quasi di colpo, inaspettatamente e lei vide lui.
Marta sorrise e le sue labbra sottili e rosa, lasciarono un'impronta profonda ed indelebile, dentro al cuore di Andrea. Lui vide lei, come non l'aveva mai vista, come non aveva mai visto una donna, come non
aveva mai pensato di guardare una donna e le sorrise!
Andrea tornò ancora al campeggio, cercando ogni volta il coraggio, cercando ogni volta di arrivarle più vicino, sino a quando, un giorno di fine estate, la vide abbracciata ad un ragazzo, quel genere di
ragazzo che a lui proprio non piaceva! Oh....gli fregava assai poco di quel ragazzino! Lo avrebbe preso volentieri per un orecchio e spedito chissà dove, ma lui non era più così! Si sentiva diverso! Non voleva
averla, lui voleva che lei lo scegliesse!
Andrea se ne andò e non tornò più in quel campeggio. Passò ancora da quelle parti, ma non scese più laggiù oltre il fiume. Saltuariamente si domandava dove fosse o cosa facesse nella vita quella ragazza che
tanto aveva atteso, ma cercava di allontanarne il pensiero.
Con il tempo e con gli anni, il ricordo di Marta si affievolì, lasciando il posto al tenero ricordo di un amore che non avrebbe mai potuto esistere.
Andrea però, conservò nel cuore il suo sorriso.
Labbra sottili e rosa che partivano storte e poi ridevano dritte!
Andrea divenne padre e crebbe sua figlia da solo. Fece sacrifici, si impegnò in ogni cosa, mise anima e corpo per poter essere un buon papà, scrisse molti racconti per aver qualcosa da narrare ai propri
nipoti. Una sera, mentre curiosava qualche sciocchezza su un blog, una notifica lo informò che una sua fotografia, era stata commentata. Il nickname non lasciava intendere niente. Blu!
Blu e Andrea iniziarono a parlare di cavalli, di lupi, di natura, in modo semplice, trovandosi online la sera, prima di andare a dormire. Entrambi ne arrivavano da un periodo molto difficile e si distraevano,
scrivendosi o a volte telefonandosi.
-Mi chiamo Marta e sono di Savona- gli scrisse una volta Blu.
Andrea ebbe un brivido, qualcosa gli tornò alla mente, ma troppo poco per fargli comprendere, perchè troppe cose erano successe nella sua vita, per poter ricordare solo i momenti più belli! Quel nome, quel
posto, però non erano semplicemente un nome proprio e un nome di città, erano qualcosa di ben più importante!
Andrea e Marta si incontrarono in un giorno di sole a Cuneo, nel parcheggio di un centro commerciale, per pochi minuti, solo per la curiosità di vedersi di persona.
Lui vide lei scendere dalla macchina, e inconsapevolmente fece un passo indietro. La vide camminare verso di se e quando le arrivò vicino, lei gli sorrise e nel suo sorriso lui vide labbra sottili e rosa, che partivano storte e poi ridevano dritte!
“Mi hai trovato! “ pensò Andrea sorridendole!
Si salutarono poco dopo perchè la vita li aveva portati ad essere sempre impegnati. Ma ormai si erano visti e inconsciamente si erano anche scelti.
Marta e Andrea si videro nuovamente, tra i monti della Valle Maira.
Furono ore felici, furono ore al di fuori del concetto stesso di tempo. Marta, dolce e sensibile, Andrea, temprato ad essere duro e a non concedere niente, si trovarono l'uno di fronte all'altro, lei era
il mare, lui era la montagna, lei era la spiaggia, lui era la roccia, ma attratti da un richiamo vecchio come il mondo, come se il mare e le montagne, dopo millenni, volessero nuovamente tornare ad abbracciarsi,
Marta e Andrea si baciarono. Le labbra di Lei si appoggiarono sulle labbra di Lui e qualcosa di incredibile, qualcosa di perfetto, accadde nella notte. I loro corpi si unirono in un unico e meraviglioso abbraccio. Il significato stesso della vita pareva volersi rivelare, la sotto le stelle, sotto ad una luna che illuminava solo il loro mondo, oscurando tutto quello che avevano attorno.
I loro corpi divennero uno e divennero qualcosa di più grande. Lui si muoveva dentro di Lei e Lei lo stringeva forte a tratti sorridendogli.... e lui vedeva labbra sottili e rosa, che partivano storte e poi ridevano dritte! Quanto era bella! Quanto era tutto!!!

Ora sono qui, che scrivo di questa storia.
Se chiudo gli occhi e li stringo forte, posso ancora sentire l'odore della brina che andava via via formandosi, posso sentire l'odore della notte e dei mille aromi che riempivano l'aria. Posso sentire la fragranza della sua pelle, così fresca e morbida, posso sentire il profumo dei suoi capelli, nei quali sprofondavo il volto. Posso vedere il suo viso davanti a me, con gli occhi spalancati e le pupille dilatate dal piacere; con la bocca socchiusa e le guance rosse. Posso sentire il suo fiato caldo sul mio collo e udire le sue parole dolci,
sussurrate nelle mie orecchie. Posso sentirla mentre si scioglie tra le mie braccia e quando mi chiede di amarla di più! 
Ti amo Marta! Ti ho sempre amata e ti amerò sempre!

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