venerdì 29 maggio 2015

Mirela Stillitano - L’amore e la vita

Ah, vita, viaggio in dipartita
potessi tradurti in braille
cederti le mie impronte
usurarmi di te!

Svelarmi sola come ti contorci
su quella fortezza di sensi univoci,
da cosa trai origine
da chi prendi le voci.

Il senso non rivela di te
che il suono di ciò che taci

l'iride dove ardono le braci
le gambe degli anni che affondano
ora qui ora là, tra la certezza

e la folle esuberanza
di trovare solide orme
nella foschia di Shangri-La.

Ma ho un nodo da qualche parte
attorcigliato sul fazzoletto
di batista bianca sciupata
dal difetto di un ricamo

- non so se ti amo -

che mi ricorda quanto illudi
ed elargisci sgomento dalle fauci
come se la mia ansia di viverti
ti succhiasse dalle narici.

E non mi sazia di te
il pianto di una iena
la bellezza diurna di una falena.

Ti canto, nutrendomi di nuvole
con gli occhi chiusi.

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