giovedì 6 giugno 2019

Flavio Provini - Verso l'infinito

(endecasillabi per noi due)


Non aver paura di abbracciarmi ancora
per la tua pelle ho coperte di mani
ruvide un poco
                         ché l’amore è un gioco
duro, un beccheggio a un approdo sicuro
fra meduse occulte, rive salate
marosi imprevisti, secche annunciate.
E noi fummo velieri coraggiosi
fra i giorni bari delle mareggiate.

Non aver paura di un sorriso ancora
di scorte cariche di buon umore
contro echi burrascosi di livore.
C’è ancora acqua di fronte al porticciolo
per le barchette tremule che siamo
al limbo della darsena di sempre,
malgrado le tormente, ancora a galla
la vela non arresa al troppo sale
nell’attesa di un groppo di scirocco
a cogliere ultime stelle di mare,
nella stiva altro coraggio per amare
diversamente ma caparbiamente
fra l’ormeggio in una stagione amara
e l’incanto di una marina quieta.

Non aver paura di baciarmi ancora
sei sempre tu, luna, il mio faro acceso
la bussola che stringo tra le mani
a portarmi illeso verso il domani.
Io lo so, quel vento che il falò ha spento
delle nostre forze spira altro soffio
nel presente fragile di un abbraccio,
un sorriso, un bacio che sa di eterno
in questo salso inverno che svapora
in orizzonte bianco,
                                  verso l’infinito.

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