lunedì 23 maggio 2016

Giorgio Bologna - Nelle abissali profondità pulsante è la vita

L'ignoto, enigma ambiguamente austero,
penosa angoscia d'arcaico tormento,
nell'intrinseco perpetuo alone di mistero,
perspicace indice del temuto pavento.

Nell'illimitato spazio, delicatamente leggero,
si delinea il "raffinato charme" nel momento
d'osservare il fascino veritiero
del fondale marino nel suo liquido elemento.

L'intrico viluppo, rigogliosamente prospero
del mondo sommerso, istintivamente attento
all'eterogeneità delle acquatiche creature, oltre, invero,
alle vivide alghe che fluttuano a rilento.

Il cromatico aspetto, dignitosamente altero,
distribuisce sfumature, su cui porre l'accento,
nel corale incanto, modulato e sincero,
alla magnificenza della natura, sublimato evento.

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