Le parole s’incontrano
ancor prima degli sguardi;
lentamente si studiano,
intriganti di accordi.
Non conosco il tuo viso,
non so nemmeno chi tu sia,
sta nascendo un sorriso:
il
social diventa poesia.
L’universo è dentro di te,
sei un viaggio sconosciuto:
sei limpida senza perché
come se ti avessi già avuto.
Oggi prendo le tue mani
sulla soglia del tuo mondo,
i miei dubbi son lontani,
stemperati
nel profondo.
Gravitanti nello spazio,
come lune tra gli anelli,
i tuoi occhi di topazio
m’incantano come gioielli:
profondi e infiniti,
sistemi inesplorati.
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