mercoledì 3 giugno 2015

Pietro Scagliarini – Cometa

Troppo tempo trascorso
ai margini dell’universo.
Tanto vagare, tanto ricercare
quel Sole
che solo potesse vincere la paura,
la rassegnata accettazione
di spazi isolati,
glaciali, tenebrosi,
dove solo poter vivere
senza dover soffrire.
Percepire lo spettacolo,
il fluire del tutto,
meraviglia per chi è spettatore ,
troppo spesso sofferenza
per chi, agendo, procede cieco.
Ma l’anelito di vita,
quando meno lo si aspetti,
sempre attrae a sé:
forza ogni volontà,
ogni piano, ogni progetto.
Allora il percorso,
nel suo lento avvicinarsi all’ennesima galassia,
cambia brusco traiettoria,
ridestando in un momento
reminiscenti realtà
in un crescere di luce,
di presenze, di calore.
Poco a poco
il guscio ormai glaciale si sfalda
scomparendo,
pronto a svelare, al ritrovato Sole,
l’antica e splendida natura
da troppo tempo ormai
celata.

(dedicata a Mami Lana)

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