giovedì 4 giugno 2015

Maria Francesca Giovelli – Santa Maria dell’Ospedale

Respira chiaro nel tiepido sole
fermo, ma vivo, uno sguardo d’amore;
piange l’autunno piogge di foglie gialle
e un vento di luce in volo le raccoglie,
sfiorano il panneggio bianco del velo
guidano lo sguardo in alto verso il cielo.
Risuona la sera sui passi di un uomo
che ancora si ferma e chiede perdono
del tempo perso nell’assenza del cuore
vivo soltanto nel pianto di un nuovo dolore.
E gli occhi che passano su bianche pareti
rivelano speranze e silenziosi segreti
al marmo fatto sostanza, purezza di luce,
presenza di anime al tramonto che riluce,
e dalla finestra sul giardino chiama alla vita
la Madre che guarisce l’anima ferita.
Il cuore stasera batte di nuovo più forte
questo passaggio non conosce la morte.

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