L'ignoto,
enigma ambiguamente austero,
penosa
angoscia d'arcaico tormento,
nell'intrinseco
perpetuo alone di mistero,
perspicace
indice del temuto pavento.
Nell'illimitato
spazio, delicatamente leggero,
si
delinea il "raffinato charme" nel momento
d'osservare
il fascino veritiero
del
fondale marino nel suo liquido elemento.
L'intrico
viluppo, rigogliosamente prospero
del
mondo sommerso, istintivamente attento
all'eterogeneità
delle acquatiche creature, oltre, invero,
alle
vivide alghe che fluttuano a rilento.
Il
cromatico aspetto, dignitosamente altero,
distribuisce
sfumature, su cui porre l'accento,
nel
corale incanto, modulato e sincero,
alla
magnificenza della natura, sublimato evento.
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