Perché t’ho uccisa
io
E'
tossico il tuo sorriso, quasi come questo mare;
ad
uccidermi sei tu,
perché t’
ho uccisa io.
Nel mio
consapevole delitto ,inconscia del tuo dolore.
Tu che
respiri il rumore assordante di questa via
tu ,ferma
da questa sporcizia.
Arida è
l'aria in cui vivo, arido è il campo soffocato dalla chimica
invenzione
umana.
Puzzano
di virtualità le parole, velenose quasi quanto il mio piatto,
petrolio
mortale la nostra comunicazione,
è fisico
e morale il nero del cielo.
Amara di
sconfitta ,inetta nella tua voglia;
tu,mia
cara terra
ingannevole,
con tutti
i tuoi abitanti,
soffocata
in tutto
il tuo silenzio.
Anche in questa poesia risultano penalizzanti gli spazi dopo l'apostrofo e la cosiddetta "virgola che naviga" presente in un paio di casi come questo: "tu ,ferma".
RispondiEliminaAttenzione alla forma!